| Non ho comprato o giocato titoli da definire davvero brutti, a dir la verità. Probabilmente è dovuto al fatto che ci metto un bel pò a considerare un acquisto e raramente mi procuro il gioco alla data d'uscita. Ad ogni modo, se davvero devo menzionare un titolo che mi ha deluso, questo è Metroid Other M. comincio con ciò che ho apprezzato e cioè giocabilità e grafica. La prima porta un senso di grande dinamismo al gioco: Samus non è mai stata tanto agile e reattiva, per non dire teatrale nelle sue movenze di combattimento ma una tale spettacolarità l'ho vista come una nuova iniezione di grinta al suo stile di combattimento. Finalmente la tuta si mostra anche capace di aumentare la sua forza rendendola efficace anche nel corpo a corpo con dei bestioni ben più grandi di Samus. I controlli sono minimalisti ma piuttosto reattivi: non si hanno particolari difficoltà a distruggere nemici anche se in rari casi questi si presentano a frotte, grazie anche al livello di difficoltà più che permissivo. La nuova abilità di Samus, la "Difesa Sensoriale", in linea con il nuovo stile di combattimento dinamico, permette di schivare acrobaticamente i colpi e di sparare successivamente alla schivata con il colpo caricato al massimo. E' il cuore del nuovo sistema e probabilmente, se ben assimilato, ciò che rende il gioco una vera e propria passeggiata nella quasi totalità dei casi. Interessante l'idea del cambio di soggettiva per i missili legata anche alla diversa impugnatura del controller, per quanto tutto ciò appaia un leggermente forzato e più legato ad un trovata ad effetto. non includo nella giocabilità le sezioni di "ricerca del dettaglio", uno dei punti più bassi del gioco, poiché credo siano stati inseriti più per contribuire all'atmosfera generale. Non volendo addentrarmi troppo nel dettaglio, il gioco è un piacere da controllare. Ottimo a livello grafico, per quanto lo stile generale sembri meno ispirato rispetto alla serie Prime a mio parere, ma qui si rientra nei gusti personali. La nota dolente del gioco é la componente narrativa, un vero e proprio disastro a mio parere. Filmati ottimamente realizzati a livello tecnico non salvano una sceneggiatura veramente imbarazzante. Samus parla spesso tra sé, espediente usato per descriverci il suo punto di vista e ciò che lei cela al mondo: peccato che per il 90% delle volte si limiti a descrivere ciò che già vediamo non aggiungendo assolutamente nulla. il suo rapporto con Adam non è approfondito minimamente e ci si scopre a pensare il perché dell'affezione di Samus per il suo ex-superiore. Certo si può desumere qualcosa ma era così difficile usare scene ben piazzate per descrivere meglio i loro trascorsi? Il gioco è pieno di parti "accennate", un'idea alquanto bizzarra in un gioco che si propone di approfondire un personaggio fino ad ora praticamente privo di una storia definita. Tutto ciò porta al celeberrimo momento del crollo nervoso di Samus. Non sto qui a sindacare sul momento in sé ma sulla motivazione dello stesso, riassunta nei micro-flashback di Samus da bambina della durata di pochi secondi ma che non spiega assolutamente nulla. Anche qui sembra che si dia per scontato che il giocatore "sappia" ma si tratta di notizie, per quanto ritenute "canoniche", contenute in un manga non reperibile in via ufficiale. La trovata del blocco delle armi voluto sa Samus stessa non è un'idea così tremenda, non meno di quelle usate nei giochi precedenti, in più è chiaro l'intento simbolico dato al gesto. Il problema é il modo ridicolo in cui è implementato, con Samus che rasenta il masochismo in un numero sempre crescente di situazioni con l'andamento del gioco. In sostanza, un gioco che si proponeva di mostrare la vera Samus sotto la corazza non fa che mancare il bersaglio clamorosamente, tra monologhi risibili, rapporti tra i personaggi oscuri, sottotrame addirittura non risolte in maniera esplicita (il "killer") e molto altro. Apprezzabile, e non poco, il collegamento all'aspetto materno di Samus, utile a darle un aspetto più umano ma anche qui ci sarebbe un discorso lunghissimo da fare.
Si potrà dire che è il primo intento di dare a Samus un background ma non si sta parlando di un novellino a timone di tutto ciò ma di uno dei creatori della serie stessa, il che rende il flop in tale dipartimento ben più grave.In conclusione un gioco divertentisissimo che merita di essere provato ma che manca il bersaglio a livello della storia. E se tale punto era parte fondamentale del progetto, non aver centrato tale punto ne affossa in maniera non indifferente la resa totale.
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