nano64 |
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| allora,se si vuol scherzare,lo facciamo...se si vuol parlare seriamente,ci calmiamo e diciamo cose sensate
Tetris è il puzzle game per eccellenza
può non piacere o non appassionare,è lecito,ma non mi si dica che non è un giocone perchè non lo si può dire
di una semplicità disarmante nella meccanica,di una difficoltà disarmante nel giocarlo
finire i primi schemi si,possono tutti,finire il gioco,l originale,non era proprio semplice
gli equivalenti di oggi quali sono?angry birds?
ma dai..lasciamo stare...tutta un altra storia
@kerbs....occhio che vedere holly e benji oggi sia un esperienza diversa,anche i goonies li vedo con piacere ma poi non sogno la sera di andare ad esplor<re dei cunicoli
tutto cambia,ma ad esempio l uomo tigre,per me lo puoi rivedere tranquillamente anche oggi,lo vivi in modo diverso come ken,senza dubbio,ma con che spirito vuoi vedere un episodio dei turtless ad esempio?
gli altri cartoni giapponesi non so,ho citato quelli che mi è capitato di vedere su reti mediaset o roba simile,magari c è qualcosa di validissimo che non conosco proprio,anzi,sicuramente
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Ma dai nano, ma quale fighi, si parlava solo della confusione che può creare un parola e prima ancora di qualche opera recente, che c'è di male? 
In quanto al fatto che la totalità dei cartoni moderni faccia cagare non sono d'accordo: ci sono tonnellate di merda terrificante ma anche un sacco di bella roba. Certo poca roba rimane nel cuore come un tempo ma con i vecchi cartoni come Sasuke ci siamo cresciuti, è difficile dimenticarli. Il fatto che siamo stati più fortunati noi con i cartoni (ti ricordo che sono anzianotto) è comunque palese a mio parere: si può dire che si guarda a cartoni come Sam con nostalgia ma hanno un fascino proprio impossibile da duplicare tutt'oggi. Anche e soprattutto grazie ai gruppi italiani che vi lavoravano: magari l'adattamento non era sempre dei migliori, alcune volte era una merda, ma nessuno si è mai lamentato e si è goduto il viaggio nella fantasia. Una cosa su cui sono completamente d'accordo sono le sigle. non parlo di quelle originali (giapponesi o di dove altro venga prodotto il cartone), ma delle controparti italiane: quelle dei bei tempi sono inarrivabili in alcuni frangenti. Tra le mie preferite in assoluto rimane proprio una di quelle che hai citato e cioè Sam, ragazzo del West. Nico Fidenco lavorava alle sigle con la stessa passiona e solerzia di una colonna sonora da film e il tema di Sam non sfigurerebbe in un western di quei tempi, oltre a riuscire a trasmettere sia con la musica che con il testo praticamente il vero spirito della serie. E non è poco davvero.
